Carie dentale: tipi di carie e come riconoscerla

La carie dentale è una delle cause più comuni del mal di denti. Ed è una malattia dentale che deve essere prevenuta e poi curata. Quali sono i fattori che ne determinano l’insorgenza? Come riconoscerla? E come trattarla?

In questo articolo di approfondimento rispondiamo a tutte queste domande.

Cos’è la carie dentale

La carie dentale è una patologia che può portare alla perdita del dente. Nella prima fase della comparsa causa la distruzione dello smalto dentale, la dentina. Se non trattata, nel tempo finisce per colpire gli strati più profondi del dente e, nello stadio evolutivo, la carie può comportare la devitalizzazione oppure la perdita del dente stesso.

Le cause della carie

Sono diversi i fattori che determinano l’insorgenza della carie dentale. Questi sono i principali:

  • fattori microbici. Presenti nel cavo orale, i batteri si accumulano nella placca batterica, per questo occorre sempre rimuovere la placca e il tartaro dai denti eseguendo un’accurata igiene dentale professionale. 
  • Scarsa igiene orale. Se non spazzoli i denti regolarmente o non usi il filo interdentale, succede che i batteri ristagnano in bocca e causano la formazione di placca dentale. Ecco perché è essenziale spazzolare i denti adeguatamente ogni giorno tre volte al giorno e passare il filo interdentale almeno una volta al giorno.
  • Fattori alimentari. Un eccessivo consumo di cibi e di bevande zuccherate e uno scarso apporto di fluoro contribuiscono alla formazione della carie dentale.
  • Il tabagismo. Il fumo di tabacco può causare danni alle gengive e alla struttura dei denti, soprattutto se è un’abitudine frequente. Si tratta di un fattore che causa un aumento del rischio di carie dentale.
  • La salivazione. La saliva è un importante agente antibatterico e di detersione. Infatti, una scarsa salivazione può favorire lo sviluppo di carie.
  • La forma dei denti. L’anatomia dei denti è essenziale per prevenire la formazione di carie (o comunque per rendere loro più arduo il compito). Infatti, i denti con solchi profondi sono più predisposti alla carie.

Come si manifesta la carie dentale?

I sintomi con cui si manifesta la carie variano a seconda dello stato in cui si trova. Conoscerli ti aiuta a capire come riconoscere la carie.

Nella prima fase in cui il dente è cariato puoi notare delle discromie sul dente, in particolare delle macchie bianche.

A partire del secondo stadio di carie, il dente comincia a perdere prima lo smalto e poi la dentina. Inoltre, puoi provare dolore, sensibilità dei denti, dolore leggero ma acuto quando mangi o bevi qualcosa di dolce e anche di caldo o di freddo. Se lo stato della carie è più avanzato, puoi notare dei fori nel dente o delle fosse tra i denti e può anche formarsi un ascesso, che è l’anticamera della perdita del dente.

Per questo ti consigliamo di rivolgerti a un dentista esperto non appena noti delle macchie di colore diverso sui tuoi denti. Sarà lui a valutare la presenza oppure no di carie.

Tipi di carie dentale

Esistono diversi tipi di carie. Le classificazioni usate in odontoiatria sono principalmente due. Eccole.

1. Acute, croniche o recidivanti

Secondo una prima classificazione le carie possono essere:

  • acute, caratterizzate da una progressione veloce, in meno di un anno
  • croniche, che progrediscono lentamente ma in maniera costante nel giro di un paio di anni
  • recidivanti, ossia le carie che si manifestano nuovamente perché non curate adeguatamente.

2. Le 6 classi di riferimento in odontoiatria

Oltre a questa prima distinzione, in odontoiatria le carie sono distinte in relazione alle parti colpite, al grado della lesione e alla profondità che i batteri hanno raggiunto.

Queste le 6 classi di riferimento utilizzate in odontoiatria:

  • Classe I, quando le carie colpiscono la zona occlusale di molari e premolari e le superfici linguali degli incisivi
  • Classe II, quando le carie aggrediscono le zone prossimali di premolari e molari
  • Classe III, quando le carie sorgono nelle zone prossimali tra incisivi e canini e non coinvolgono il margine libero della gengiva
  • Classe IV, quando le carie insorgono nelle zone prossimali tra incisivi e canini e, questa volta, coinvolgono il margine libero della gengiva
  • Classe V, quando a essere lesionato dalla carie è il colletto dentale
  • Classe VI, quando le carie colpiscono le cuspidi dei denti posteriori oppure la superficie degli incisivi.


Nelle prime fasi di insorgenza, la carie è curabile. Inoltre, è essenziale seguire le indicazioni che il dentista ti fornisce per spazzolare accuratamente i denti e pulirli adeguatamente infilando il filo interdentale in ogni interstizio libero. Ed è altrettanto importare seguire queste pratiche quotidianamente.

Un altro aspetto essenziale per la prevenzione della carie è lo stile di vita quotidiano: evita cibi zuccherati, evita il fumo e sottoponiti a visite periodiche dal tuo dentista.

Come trattare la carie

Le carie sono curate rimuovendo le parti necrotiche e, dopo, medicando e chiudendo la cavità con materiali specifici.

Il tipo di trattamento eseguito dal dentista dipende dalla gravità della lesione procurata dalla carie. Questi sono i principali trattamenti odontoiatrici

  • Trattamento al fluoro. Quando la carie è a uno stato iniziale e ha cominciato a intaccare lo smalto. Il trattamento al fluoro può essere una tantum oppure periodico.
  • Otturazione. Questo trattamento odontoiatrico si esegue quando la carie è andata oltre l’intaccamento dello smalto ma non ha ancora raggiunto la polpa dentaria. L’otturazione consiste nel riempimento dell’area colpita da carie con materiali resistenti.
  • Corone. Queste si applicando quando il dente risulta molto indebolito. La corona è un rivestimento creato su misura del dente colpito da carie e sostituisce proprio la corona naturale del dente, che è la parte più esterna.
  • Devitalizzazione. Si rende necessaria quando la carie è penetrata in profondità e ha raggiunto la polpa dentale, che viene rimossa e sostituita da materiali specifici.
  • Estrazioni dentarie. Quando non c’è più nulla da fare e il dente è completamente compromesso, è necessario ricorrere alla sua rimozione.

 

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